Il futuro della home automation

L’Internet of Things (IoT) è stato una frase in voga da quando il termine è stato coniato per la prima volta verso la fine del XX secolo, con analisti ed esperti che prevedevano regolarmente una rivoluzione nel modo in cui viviamo e lavoriamo, a causa del rapido emergere di miliardi di dispositivi connessi che sono in grado di svolgere attività quotidiane come ordinare generi alimentari e regolare la temperatura delle nostre case.

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In realtà tali previsioni non sono state ancora pienamente realizzate, sebbene gli analisti stiano ancora prevedendo una forte crescita nelle tecnologie IoT, in particolare nel settore della domotica.

Abbiamo esaminato le recenti tendenze di deposito dei brevetti nel settore dell’automazione domestica, che mostrano come molte grandi multinazionali stiano impegnando risorse significative per la ricerca e lo sviluppo in questo settore.

Samsung è all’avanguardia in termini di domande di brevetto depositate, con un totale di 1926 domande nella classificazione pertinente negli ultimi tre anni. LG arriva in un secondo lontano, con 1017 applicazioni, mentre Panasonic, Google e Sony completano i primi 5 patent deposit, con rispettivamente 699, 667 e 623 applicazioni.

Samsung ha anche ricevuto i brevetti più garantiti in questo spazio, con 775 brevetti concessi negli ultimi tre anni. LG è il secondo, con 472 brevetti, mentre Sony (348), Google (302) e Panasonic (294) costituiscono il resto dei primi 5.

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Una marea di dispositivi interconnessi insieme

Il mondo avrà circa 50 miliardi di dispositivi connessi a Internet entro il 2020. Possiamo già assistere allo sviluppo di strutture di assistenza, fabbriche collegate, città intelligenti e case collegate all’IoT. Con ulteriori progressi, possiamo accettare il fatto che i problemi di connettività scompariranno, le applicazioni aumenteranno e alcune cose diventerebbero meno costose.

La tecnologia procede a gonfie vele: il mercato riesce a sfornare ogni anno sempre nuove tecnologie pronte a migliorare una o più funzionalità dello scorso anno. Di questo passo, a mano a mano, i dispositivi di oggi diventeranno sempre più economici e di conseguenza accessibili a tutti.

Il vero futuro delle case intelligenti

L’IoT non solo farà risparmiare denaro per noi, ma renderà anche le nostre vite confortevoli. Come ho detto prima, il Nord America è attualmente il più grande utente di case intelligenti, ma nei prossimi anni, la regione Asia-Pacifico potrebbe rivedere il Nord America. Ciò è dovuto alla crescente domanda di dispositivi connessi in Giappone, India e Cina. L’Europa è considerata il secondo mercato più significativo per le case intelligenti, con l’obiettivo principale di comfort e risparmio energetico.